Dall’1 luglio 2021, entra in vigore una riforma che modifica integralmente il trattamento IVA delle vendite e-commerce all’interno dell’Unione Europea.

Esaurito

Descrizione

Come Partecipare

  • Registrati al sito
  • Aggiungi al carrello il Webinar
  • Completa l’acquisto inserendo i dati richiesti
    (il totale sarà sempre di 0€)
  • qualche ora prima dell’inizio del Webinar riceverai una email con il link per partecipare tramite Zoom

Informazioni

Docente

alan rhode docente netcomm academy

Alan Rhode

Co-founder
Taxmen

Assistenza e Contatti

Descrizione

Ecco le principali novità:

  • Scompaiono le “famose” soglie del distance selling intra-UE. Per i merchant che effettuano almeno Eur 10.000 di vendite transfrontaliere a consumatori in tutta Europa, l’IVA sulle vendite e-commerce nei confronti di consumatori si applica sempre nello stato UE di destinazione dei prodotti;
  • Le aliquote IVA applicabili saranno quelle degli stati UE di destinazione dei singoli prodotti;
  • Non sarà, fortunatamente, necessario identificarsi in tutti gli stati UE di destinazione dei prodotti; sarà, infatti, possibile dichiarare e versare l’IVA dall’Italia mediante il portale One-Stop-Shop (OSS) messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (come già avviene con i servizi digitali dall’1 gennaio 2015);
  • In ogni caso, si applicheranno le regole contabili e di fatturazione dello stato UE di stabilimento del merchant;
  • La franchigia IVA di Eur 22 per le importazioni da extra-UE sarà integralmente rimossa;
  • Per le importazioni di valore non eccedente Eur 150 collegate a vendite tramite marketplace, il marketplace sarà considerato quale venditore a fini IVA; sarà pertanto quest’ultimo a doversi occupare di tutti gli oneri dichiarativi e di liquidazione IVA;
  • Parimenti, nel caso di vendite interne all’UE effettuate da venditore non stabilito nell’UE attraverso un marketplace (e.g., Amazon FBA), il marketplace sarà considerato quale venditore a fini IVA.